28 gennaio 2012
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L'apprendimento è un processo complesso che si attua nel tempo e che investe la sfera cognitiva, metacognitiva e affettiva. esso inoltre è influenzato da diversi fattori: in primo luogo il soggetto che apprende (capacità, abilità, stile di apprendimento), ma sono sicuramente importanti il contesto in cui questo avviene e le strategie che si mettono in atto.
L'apprendimento è stato oggetto di studio da parte di diversi studiosi, che, a secondo dello sviluppo delle proprie teorie, hanno realizzato delle strategie e utilizzato metodologie diverse.
Tra le diverse teorie è importante ricordare:
- Apprendimento mediato, che avviene ogni volta che un formatore crea stimoli e mediazioni per provocare un apprendimento;
- Apprendimento per padronanza o Mastery Learning, modalità didattica che è attenta ai diversi ritmi di apprendimento degli allievi;
- Apprendimento significativo, che prevede il ruolo attivo del soggetto (avvicinandosi così al costruttivismo interazionista) ed avviene quando il soggetto mette in relazione i nuovi concetti con quelli già appresi, incorporandoli nella propria struttura conoscitiva;
- Apprendistato cognitivo, che prevede l'integrazione tra la scuola tradizionale e l'apprendistato e pone molta attenzione alla dimensione metacognitiva, al controllo e alla variazione dei contesti di applicazione.
- Attivismo, che vuole creare una scuola impostata non sul nozionismo, sull'ascolto passivo, sullo studio individuale, ma sugli interessi e sui bisogni dei discenti e in cui l’insegnante sia solo una guida. Una scuola che sia quindi basata sull’apprendimento non sull’insegnamento;
- Cognitivismo, che concepitsce la mente come un elaboratore di informazione, con un'organizzazione prefissata di tipo sequenziale.
- Comportamentismo, secondo cui l'apprendimento non è altro che la risposta ad uno stimolo dato;
- Connessionismo, che, per spiegare il funzionamento della mente, si ispira alla struttura del cervello in quanto costituito da reti neurali;
- Cooperative learning, metodologia secondo cui gli studenti apprendono in piccoli gruppi all’interno dei quali ognuno ha un proprio ruolo ed è corresponsabile del reciproco percorso.
- Costruttivismo, che mette in discussione la possibilità di una conoscenza "oggettiva", poiché l'osservazione diretta dei fenomeni non è considerata fonte privilegiata di conoscenza obiettiva e ritiene che la conoscenza sia frutto di una costruzione individuale e sociale.;
- Gestalt, secondo cui il tutto è la somma delle singole parti e non si deve considerare l’esperienza dividendola nelle componenti elementari, ma considerando il tutto;
- Intelligenze multiple, secondo cui esistono diverse forme di intelligenza che si sviluppano indipendentemente le une dalle altre e che sono individuate in punti diversi del cervello. Queste intelligenze non sono statiche e pur essendo innate possono essere sviluppate mediante l’esercizio o decadere con il trascorrere del tempo.